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BATTUTE PAOLINE
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Battute paoline anno 12 (2022)
a cura di Maurizio   (clicca qui per scaricare le battute paoline in formato PDF)   

Mi raccomando, quella è una cellula ritmica, non una cellula impazzita!

12 è un numero magico: sono 12 i mesi dell’anno, le tribù d’Israele, i semitoni che formano un’ottava, le ore scritte sull’orologio, il numero di pollici che formano un piede nel sistema anglosassone, gli apostoli, i segni zodiacali e via dicendo.

12 è formato dalle cifre 1 e 2. Pensate un po’: alla fine del 2021 le battute paoline raccolte negli 11 libretti pubblicati erano addirittura 2222. Stiamo dando i numeri? Certamente, e che numeri!

Prepariamoci allora ad un nuovo libretto pieno di arguzia, di metafore divertenti e di preziosi insegnamenti, il tutto in… 168 nuove battute originali, che porteranno a 2390 il numero totale di battute sparate dal nostro maestro Paolo e raccolte in 12 anni di libretti. Una vera e preziosa collezione di sentenze musicali, che si arricchisce anno dopo anno!
INDICE
Agricoltura Alimentazione e bevande Animali
Arte e letteratura Astronomia Attenzione ai furti
C’è un idraulico nel coro Canti popolari Canzone italiana
Chimica, fisica e materiali Cinema e televisione Corpo umano
Dedicato ai bassi Educazione civica Emarginati sociali
Effetti indesiderati Festività Fiori e piante
Fotografia Fiabe, cartoni animati e libri per ragazzi Giocattoli
Guerra e pace Il belvedere Il giusto suono
Il cane del maestro Il modo corretto di cantare Il requiem di Mozart
Incoraggiamenti, apprezzamenti e incitamenti Informatica e robotica L’importanza del fiato
L’uso delle vocali L’uso delle consonanti Leggende e folclore
Lingue e culture Maglia e cucito Maternità/paternità
Medicina e salute Mestieri e mondo del lavoro Mezzi di trasporto e vie di comunicazione
Nel mondo della lirica Neologismi Non solo Bassi
Nota Bene Oggetti e situazioni della vita quotidiana Paesi e città
Personaggi famosi Popoli, lingue e tradizioni Questioni sindacali
Religiosità Sport e giochi Scienza e tecnologia
Strumenti musicali Turismo e viaggi Vecchio e Nuovo testamento
linea rossa
Agricoltura   (torna su  ⇑)  
  • Questo qui l’avete fatto come il canto dei vecchi contadini.
Alimentazione e bevande   (torna su  ⇑)  
  • Mi state scivolando via come se aveste l’olio d’oliva sotto ai piedi.
  • Tenete quel “sol” lì tappato dentro, come il buon vino.
  • La prossima volta venite con la grappa, che vi tira su.
  • Da quello che avete cantato ho capito che qualcuno ha mangiato le acciughe.
Animali   (torna su  ⇑)  
  • Quella fuga lì è come il gatto che insegue il topino.
  • Andate giù tutti assieme con quella esse! Non voglio sentire 50 serpenti ognuno con il suo sibilo.
  • Quella cosa lì sembrava un combattimento tra galli e polli.
  • Il suono è tenuto su da una corrente d’aria… dovete fare come i gabbiani di scogliera quando stanno con le ali aperte e riescono a planare sulle correnti d’aria.
  • Per piacere entrate subito… se no quando comincia l’orchestra siete ancora lì a contare le pecorelle.
  • Quel suono lì dev’essere breve come lo starnutino di una pulce.
Arte e letteratura   (torna su  ⇑)  
  • Dev’essere rotonda quella “o”, come quella di Giotto! La vostra invece è come un uovo.
Astronomia   (torna su  ⇑)  
  • Quella nota lì è un’eco del paradiso, è come se improvvisamente foste approdati su Nettuno.
  • Dovete tenere rotonda quella bocca, non piatta… rotonda come la Terra.
Attenzione ai furti   (torna su  ⇑)  
  • Donne, dovete fare un suono più da “scippo della borsetta”.
C’è un idraulico nel coro   (torna su  ⇑)  
  • Bassi, dovete cantare sempre con i vasi d’espansione… Marco, tu sei mica un idraulico?
Canti popolari   (torna su  ⇑)  
  • Questo dovete riuscire a farlo bene perché è nel vostro DNA svizzero: è come cantare lo jodel.
Canzone italiana   (torna su  ⇑)  
  • Tenori, non cominciate con il colpo di glottide alla Giorgio Gaber.
  • Tenori, siete quattro amici al bar… cercate di cantare assieme.
Chimica, fisica e materiali   (torna su  ⇑)  
  • Le corde vocali sono fatte di carne ma le vostre sono terribilmente dure. Sembra siano fatte d’acciaio inossidabile.
  • Dovete lasciar lavorare le mucose della bocca. Le vostre sembrano essere di vetrocemento.
Cinema e televisione   (torna su  ⇑)  
  • Avete fatto un urlo alla Tarzan, guardate però che non avete le liane in gola.
  • Bassi, non dovete fare come l’incredibile Hulk.
Corpo umano   (torna su  ⇑)  
  • Bassi, quel suono è prolassato.
  • Non date dei colpi di mandibola. Ha dei muscoli molto forti: se gli date spazio, quella morde tutto!
  • Bassi, mi avete fatto vedere gli ectoplasmi che girano per la stanza.
  • Per fare meglio quel suono dovreste provare a massaggiarvi le corde vocali.
  • Maurizio, se canti così ti parte la corda vocale… la terza… quella che non hai.
  • Tenete su i muscoli delle labbra, così la voce non collassa nel petto.
Dedicato ai bassi   (torna su  ⇑)  
  • Bassi, vi è venuto un improvviso dubbio amletico.
  • Bassi, c’è scritto “piano assai”, non “stonato”.
  • Bassi, ricordatevi che le labbra hanno una funzione di estrazione del suono.
  • Bassi, quel suono era tenebroso e catarroso.
  • Bassi, mettete a posto bene la dentiera, che non vi scappi fuori il suono.
  • Bassi, il vostro suono sbrodella fuori.
  • Bassi, quello che state facendo è gelatinoso, sembra un blob.
  • Bassi, state attenti a dove mettete i piedi quando cantate.
  • Bassi, dovete azionare le pompe.
  • Bassi, dovete dirmela quella nota, non solo pensarla.
  • Bassi, allungate il tubo dell’ossigeno.
  • Bassi, non dovete maltrattare la vostra voce.
  • Bassi, dopo quelle due battute non dovete andare in Cassa integrazione.
  • Bassi, non dovete spingere in fuori il suono come se aveste un intoppo in gola.
  • Bassi, se schiacciate gli armonici sotto ai tacchi, non riuscirete mai a farli.
  • Bassi, prima di morire vorrei vedere una volta che fate giusto.
Educazione civica   (torna su  ⇑)  
  • Dovete ascoltarvi di più: è come fare un esercizio di educazione civica tra le voci.
Emarginati sociali   (torna su  ⇑)  
  • Non sento né cosa dite né quello che cantate. Stasera mi sembrate la Corte dei miracoli.
Effetti indesiderati   (torna su  ⇑)  
  • Avete cantato in modalità “stringibudella”.
Festività   (torna su  ⇑)  
  • Sembrava che aveste messo sull’albero di Natale le palline di plastica, non quelle di vetro di Murano.
Fiori e piante   (torna su  ⇑)  
  • Lasciamolo lì a maturare quel brano, come fanno le nespole.
  • Quella seconda nota era grande come una sequoia
Fotografia   (torna su  ⇑)  
  • Siete ancora nella nebbia: mettete il focus, regolate quell’obiettivo.
Fiabe, cartoni animati e libri per ragazzi   (torna su  ⇑)  
  • Soprani, non cantatemi come la fatina Trilli.
  • Quel passaggio lì sembrava il movimento dell’orso Yoghi.
  • Dovete mettere quella nota nella sua camera anche se è un po’ alta… cercate la cameretta di Raperonzolo, su in alto nella torre.
  • Non si capisce un cavolo di quello che state dicendo. Sembrano le formule di Harry Potter.
  • Dovete fare come gli scoiattolini che cantano nel film Alvin.
  • Tenori, non state lì impalati come lo spaventapasseri del Mago di Oz.
  • Bassi, non dovete fare scappare tutti quanti con il vostro canto. Sembravate i musicanti di Brema.
  • Dovete fare come il Gatto Silvestro, ma un po’ appesantito.
Giocattoli   (torna su  ⇑)  
  • Avete presenti le paperelle di plastica col fischietto nel sedere? È così che dovete prendere il fiato.
  • Tenete regolare quel suono, pensate che dovete soffiare per far muovere una girandola.
Guerra e pace   (torna su  ⇑)  
  • Non cantate con il fucile tra i denti, come i gangster.
  • Non importa se non la sapete ancora bene. Entrate e poi vediamo dove ci sono i feriti da raccogliere.
  • Dovete fare come i killer ed essere sempre pronti a fare centro.
Il belvedere   (torna su  ⇑)  
  • Ma non mi guardate proprio mai! Anche se mi mettessi nudo, non mi guardereste…
Il giusto suono   (torna su  ⇑)  
  • Perché avete cominciato con quella vocina da suore povere? Il suono è tridimensionale!
  • Dobbiamo sistemare quei suoni lì perché sono ancora increduli.
  • È brutto quel suono, invisibile… sento quanto pesano le vostre corde vocali.
  • Bassi, il vostro suono mancante sembrava uno svuotarsi d’intenzione.
  • Quel suono era lì in bilico tra una corda vocale e l’altra.
Il cane del maestro   (torna su  ⇑)  
  • Quella nota lì è come il mio cane: più lo spingete e più non entra.
Il modo corretto di cantare   (torna su  ⇑)  
  • Quella cosa lì è andata giù a tamburloni e rotoloni e non siete più stati capaci di rimetterla in carreggiata.
  • Sputatela fuori quella nota, come se vi stessero facendo solletico sui fianchi.
  • Non possiamo cantare come se andassimo in pasticceria…
  • Ci vuole coraggio. Fate pure una vaccata immonda, ma partite!
  • Dovete legare di più. Non dovete pronunciare le parole come se voleste farvi capire da un sordo.
  • Mi raccomando: nessuno deponga uova…
  • Quel canto non ha pressione di pensiero.
  • Dovete provare… è un giusto grado di sofferenza, poi vi darò la bombola a ossigeno.
  • Quel suono che fa curve e controcurve non lo voglio. Dovete metterlo dove pensate che possa vivere.
  • Per cantare bene quella nota lì dovete fare “cucù” col cervello.
  • Se continuate a schiacciare la voce, fra un po’ con la vostra gola riuscirete a rompere le noci.
  • Pianissimo non vuol dire che ce lo dobbiamo immaginare… mi piacerebbe sentire qualcosa.
  • Dovete togliere quella pigrizia sillabica.
Il requiem di Mozart   (torna su  ⇑)  
  • Altro che requiem, la vostra interpretazione sembrava più un canto da curva nord di uno stadio.
  • Guardate che davanti al Signore dovete presentarvi senza il mal di gola.
Incoraggiamenti, apprezzamenti e incitamenti   (torna su  ⇑)  
  • Facciamo il punto di questa cosa che inizialmente è sempre un gran casino e poi… lo diventa veramente.
  • In quel passaggio lì ho visto una gran sicurezza nel perdersi.
Informatica e robotica   (torna su  ⇑)  
  • Tenori, guardate bene nel vostro database perché c’è qualcosa che non va.
L’importanza del fiato   (torna su  ⇑)  
  • Soprani, non avete respirato… ho respirato io per voi.
  • Ricordate che avete a che fare con una materia invisibile ma presente: il fiato.
  • Quando prendete il fiato non dovete incastrare la laringe.
  • La bocca deve avere dentro tanta aria da spostare una vela.
L’uso delle vocali   (torna su  ⇑)  
  • Tenete bene quella “e”: dev’essere come il pennarello che scegliete per tracciare una linea.
  • Bassi, non trasformate le vocali; dovete lasciarle nella loro essenzialità.
  • Non siete belli da vedere ma non importa che faccia facciate… basta che esca una “u”.
  • La “a” è sorella strettissima della “u” e le cinque vocali si tengono tutte per mano.
  • Questa è una “a” cova-uova… coooooooccodé.
  • Bassi, quella “a” era scappata fuori dalla galera.
L’uso delle consonanti   (torna su  ⇑)  
  • La consonante è il viatico per la vocale: se non la dico bene è come se avessi messo una scarpa troppo grande e il piede ci balla dentro.
  • C’è stato un fracasso di consonanti tenute al posto delle vocali.
Leggende e folclore   (torna su  ⇑)  
  • Come avete fatto quell’attacco, sembrava che stesse uscendo il babau dalla scatola.
Lingue e culture   (torna su  ⇑)  
  • Quella era una “g” troppo brasiliana; il testo invece è scritto in latino.
Maglia e cucito   (torna su  ⇑)  
  • In quel passaggio dovete avere la pazienza di ricamatrici all’uncinetto.
  • Dovete interpretare questo brano come se steste facendo un merletto.
Maternità/paternità   (torna su  ⇑)  
  • Dovete pensare quella nota come se fosse figlia vostra.
Medicina e salute   (torna su  ⇑)  
  • Mi raccomando, quella è una cellula ritmica, non una cellula impazzita!
  • Dovete togliere quella nota. È nata al momento giusto, non era prematura e neppure un cesareo.
  • Aprite tutta quella bocca… come se foste dal dentista.
  • Ragazzi, è presto per l’enfisema. Forza con il fiato!
  • Dobbiamo cantare da osteopati: quelli che ci aiutano a trovare la giusta memoria di dove va messo il muscolo.
  • Donne, soffrite di crisi d’ansia. Io non posso dare l’Oxana a tutte.
Mestieri e mondo del lavoro   (torna su  ⇑)  
  • Ma perché partite sempre come un mantice sgonfio?
Mezzi di trasporto e vie di comunicazione   (torna su  ⇑)  
  • Bassi, vi siete impantanati come un 4 X 4 nel fango.
  • Tenori, a un certo punto siete spariti dalla circolazione.
  • C’è troppo fiato: la macchina non viaggia bene con le gomme troppo gonfie.
  • Lasciate quel suono lì ai vecchi furgoncini della Citroën.
  • Maurizio, non correre. È già passato l’ultimo autobus, è meglio che stai qui con noi.
  • Aprite quella bocca! Dovete potervi posteggiare una bicicletta.
  • Dovete essere più equilibrati, come quando si fanno i bilancini con l’automobile.
  • Bassi, il fiato è la vostra benzina, solo che avete ingolfato il motore.
Nel mondo della lirica   (torna su  ⇑)  
  • Soprani: quello è il punto! Non ci credete? Chiedetelo alla Callas…
  • Con quella voce sembrate la zia suora dell’opera “Suor Angelica”.
Neologismi   (torna su  ⇑)  
  • Contralti, non fatevi venire la “pisarola” da prestazione.
Non solo Bassi   (torna su  ⇑)  
  • Soprani, non dovete cominciare come se foste lì per caso.
  • Soprani, non si sono sentiti i vostri errori perché siete state molto educate: non avete cantato.
  • Soprani, il vostro sembra un grido d’aiuto, un SOS di soccorso.
  • Tenori, siete in quattro e fate otto note diverse.
Nota Bene   (torna su  ⇑)  
  • Prendete la lente d’ingrandimento o gli occhiali vista Vision e leggete bene quelle note!
  • Quella nota è un’emarginata sociale.
  • Non fate gli assassini quando prendete le note… liberate l’aria!
  • Prendete bene quella nota: dovete guardare la sua carta d’identità.
Oggetti e situazioni della vita quotidiana   (torna su  ⇑)  
  • Lì dovete fare il “din don” come quando suona il campanello della porta.
  • Sembrate quei palloncini che durante la notte si sono sgonfiati, ma restano ancora attaccati al soffitto.
  • Bassi, avete scricchiolato come un cancello arrugginito che si sta chiudendo.
  • Avete abbassato il gas… avete fatto un suono da austerity.
  • Quella “e” non ci sta dentro. È come quando il frigo è pieno e non riuscite più a chiuderlo.
  • Lasciate andare quel suono, non schiacciatelo sempre! Sembra che state suonando alla porta senza togliere il dito dal campanello.
  • Dovete pensare quella nota lì come quando vi chiudete le dita nella porta.
  • Tenori, immaginate che state portando dei sacchi di patate e che dovete mollarli di colpo.
  • Tenori, avete fatto un verso come se vi avessero dato la bolletta della luce.
Paesi e città   (torna su  ⇑)  
  • Dovete aprire la bocca in modo che possa passarci dentro il duomo di Milano.
  • Vi siete impapausate alla battuta 48… la Papuasia, sapete dov’è?
  • Cosa sono quei melismi? Mica siamo alle Hawaii…
Personaggi famosi   (torna su  ⇑)  
  • Quella roba lì sembrava il verso di Elvis Presley.
  • Cantata così è piatta come la Terra prima di Cristoforo Colombo.
  • Quegli acuti che avete fatto li ha sentiti anche Samantha Cristoforetti che è su che gira in orbita.
  • Non così! In quel modo poteva cantare solo Neil Young.
Popoli, lingue e tradizioni   (torna su  ⇑)  
  • Non dovete fare le prefiche siciliane, quelle fanno apposta a piangere. Tuttavia il punto dove si prende la nota è proprio quello dove si piange.
  • Bassi, avete fatto un suono da Armata russa.
  • Bassi, non state facendo il canto dell’Esercito della Salvezza.
Questioni sindacali   (torna su  ⇑)  
  • Tenori, a voi non lo faccio fare perché siete solo in due e sarebbe antisindacale.
Religiosità   (torna su  ⇑)  
  • Quando non se ne becca neanche una si dice una preghierina e tutto torna come prima.
  • Contralti, dovete avere una faccia affidataria come la Madonna, non difensiva.
  • Dovete salire verso l’Empireo, non fare il conto alla rovescia di qualcosa di sgradevole che deve succedere.
Sport e giochi   (torna su  ⇑)  
  • Avete mai fatto il Kata del judo? Ecco, è così che voglio quella nota.
  • Quel suono deve andare dritto come un cestista che tira la palla nel canestro.
  • No, non dovete prendere l’aria come se steste facendo i 100 metri a stile libero.
  • In quel punto dovete fare un “surplace”, come i ciclisti che gareggiano in pista.
  • Non dovete fare finta di partire… le finte si fanno solo a pallavolo.
  • Bassi, non state facendo il salto in lungo, non dovete prendere la rincorsa per cantare.
Scienza e tecnologia   (torna su  ⇑)  
  • Per piacere, niente molle elastiche.
Strumenti musicali   (torna su  ⇑)  
  • Dovete fare come il fisarmonicista: tenere sempre attivo il fiato.
Turismo e viaggi   (torna su  ⇑)  
  • Non dovete andare a cercare quella nota in giro per il mondo.
Vecchio e Nuovo testamento   (torna su  ⇑)  
  • Bassi, dovete immaginare di essere il trono di Dio, quello che avete fatto era invece il trono dell’Ikea.
Maurizio
linea rossa
  (torna su  ⇑)